Calamaio

go back

Uguccione
Per il nikname si è ispirato al tardo Medioevo toscano, ed in particolare al XIII secolo, cui volge lo sguardo come a cercare la semina più pervicace della gramigna che avvolge le epoche successive, compresa la nostra.
Benché affermi con decisione di non essere un poeta, ciò che scrive lo contraddice.

linea
Le ali e le ragnatele

Dalla finestra chiusa
oltre l'alto muro di cemento
il cielo appariva grigio o nero

in quei giorni d'imprevista solitudine
perdevo ogni congettura d'ali

ipotetici decolli
ed acrobatiche figure
naufragate nel nero mare dell'ingiusto

l'amico ragno
sulla finestra
ignorava riflessioni
ed alla domanda

hai mai pensato a volare

taceva indifferente e proseguiva
alacremente
a riparare ragnatele
strappate da maligni

pur io
senz'ali cui sperare
m'accorsi d'avere tele stralciate

e del tempo perdevo cognizione

tiravo allora
con l'istinto a sopravvivere
fitte trame e serrati orditi
tra un tavolo scorticato ed una sedia zoppa
una cigolante branda ed uno sghembo armadietto

così salvavo libri, piatti, bicchieri, posate e qualche foto
lo stretto necessario ad oscurare macchie d'umido squallore
negazione del domani

tanto ho tessuto
e senz'ali
tesso ancora.
linea
Abbagli

Struscio in fianco ad un banchetto
imbandito di pietre e minerali

con occhi in cernita
vacuamente mostro interesse
farsa di cui sono ma taccio

cercatore di pepite tra pirite
con le dita stimo la resa
in presa d'esperto inganno

alla rinfusa sperdo lo sguardo
ed intorno la ressa

prego scegliete
fatevi sotto
approfittate delle occasioni
ché di sogni ce n'è bisogno

abbagli
alla fiera dell'illusione

qui nulla placherà il mesto volgere della sera
ed al setaccio
grani di sabbia rilucente
ammucchiati in grammi di sorrisi
a colmare l'incerta differenza
tra l'essenza e la parvenza.
Cordialmente

Ore tredici e quindici
nel deserto postale

cinque commessi
dietro dune elettroniche
accendono sorrisi
ad ogni mio sguardo d'utente

mostro il bollettino al più smagliante
che prontamente mi gela chiedendo

ha il numero

mi guardo attorno ed attonito dico
no ma sono solo
e cordiale ribatte
prego lo prenda

attraverso il Sahara senza cammello
come il cervello lasciato in strada

duecentosessantadue
annuncia il solerte
e con mosse rodate esegue il dovuto
ritira il contante ed infine saluta

abbandono il deserto salutando a mia volta
fuori m'attende nervoso il cervello.

linea
go back