libro Necessità primarie (2007) Torna alla pagina precedente

Tracine sifilitiche si agitarono sotto la sabbia fredda della sua sofferenza.
Bevve il liquido amniotico delle riflessioni ombelicali.
Pensieri spiraliformi, che si allontanano dal vero con andamento logaritmico per ricadere inesorabilmente nel nocciolo della questione, lo assalirono dubbi.
Soffrì per la sua pochezza interiore che lo rendeva inadeguato alla situazione.
Bevve dalla bottiglia di whisky e tentò di smorzare l'effetto dell'alcol ingollando birra dal boccale. Valutò con malcelata soddisfazione l'esito della bevuta guardando il bicchiere ormai vuoto. Annegò lentamente gli scrupoli ordinando un altro boccale.
La scorza dura della sua resistenza s'incrinò paurosamente sotto i colpi del dolore nascente.
Si appoggiò all'idea e al ricordo del pianto ancestrale.

Poi sentì che doveva pisciare.

Valutò il panorama del bar roteando lo sguardo smarrito.
Intercettò la targa, scritta onomatopeica, ideogramma internazionale, retaggio della globalizzazione imperante, unico luogo dove donna e uomo sorgono verticali uniti dall'interesse comune.
Si alzò, s'aggiustò, accennò a un sorriso, si apprestò a veleggiare su ipotetiche traiettorie concrete.
Il bisogno offuscò il ricordo di LEI.
L'istinto risalì dal profondo del ventre facendosi largo nel magma confuso di pensieri, immagini, idee.
Riscoprì, tra le pieghe dell'animo, la cogenza di volersi del bene.
Benedette necessità primarie, le uniche in grado di sconfiggere l'essenza e il dolore di un addio!



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