Farfalle | go back | |
Ti ricordi le farfalle d'estate? Le guardavi disteso nel prato attirato dai loro colori. Ne vedevi di azzurre, di gialle, di nere e restavi a fissarle per ore ammaliato dal loro fuggire. Si correva per prenderne una per avere l'ebbrezza di stringerla viva e il potere era là, tra le mani e bastava per pochi minuti. Era zoppa e sbatteva la pancia ubriaca di polvere sfuggita mentre tu ti guardavi le dita e fissavi il tuo magro bottino. Ora il cuculo canta per noi con la sua tetra monotonia e non basta goderci la vita se i pensieri non prendono il volo. Qualcosa si spegne dentro me quando vedo la gente soffrire ma non muoio abbastanza ogni volta e ogni volta è più triste cantare. |
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